La trasparenza di un mezzo ottico indica la sua capacità di lasciarsi attraversare dalla luce. I fenomeni che possono influire sulla quantità di luce che riesce ad attraversare una lamina di materiale trasparente sono l’assorbimento all’interno del materiale e le riflessioni su ogni superficie attraversata.
Le grandezze fisiche che misurano l’assorbimento all’interno del materiale sono la trasmittanza e l’assorbanza. Il valore della trasmittanza T, per ciascun tipo di materiale e per un dato spessore, è dato dal rapporto tra l’intensità della radiazione trasmessa I e l’intensità I0 della radiazione incidente:
L’assorbanza A (un tempo detta densità ottica) è data invece dal logaritmo decimale del reciproco della trasmittanza:
Quando due strati di materiale trasparente vengono sovrapposti, la trasmittanza risultante è data dal prodotto delle trasmittanze dei due strati. L’assorbanza risultante dalla sovrapposizione dei due strati di materiale è data invece dalla somma delle loro due assorbanze.
Quando un fascio di luce incide sulla superficie di separazione di due mezzi, una parte si riflette, e una parte penetra nel secondo mezzo. La percentuale di radiazione riflessa dipende soprattutto dall’angolo d’incidenza, ed è minima per l’incidenza normale; quando il fascio è molto radente, ossia l’angolo di incidenza si avvicina a 90°, aumenta notevolmente la quantità di radiazione riflessa, che risulta anche polarizzata. E’ utile conoscere la formula semplificata che vale quando l’incidenza è normale o quasi: il fattore di riflessione (che si legge ro ed è l’erre dell’alfabeto greco), ossia la percentuale della radiazione riflessa dalla superficie di separazione fra due mezzi i cui indici di rifrazione sono n’ e n“, è espresso da
Nel caso di un materiale che abbia n’ = 1,5 (per esempio vetro crown ordinario) e sia immerso nell’aria, con n” = 1, si ha
= (0,5/2,5)2 = 0,04 = 4%
Questa percentuale aumenta all’aumentare dell’indice di rifrazione del materiale. Per un vetro flint che abbia un indice di rifrazione n’ = 1,7 si ha
= (0,7/2;7)2 = 0,067 = 6,7%
Siccome ogni lente o ogni lamina ha sempre una superficie di entrata e una di emergenza, e siccome si ha riflessione praticamente nella stessa misura su entrambe le superfici, la quantità di radiazione riflessa da una lente è pari all’incirca al doppio di quanto indicato sopra.
Queste riflessioni possono essere ridotte o addirittura eliminate con opportuni trattamenti antiriflesso.